Frasi Celebri

Rubrica delle frasi più celebri della settimana tratte dai giornali locali.
Le ultime parole famose di Vincenzo De Marte, Mario Monti, Renato Balduzzi, Massimo Brusasco, Pierre Joris, Fabio Novelli, Angelo Muzio, Pier Luigi Arnera, Claudio Prigione, Maurizio Grassano, Lino Rava, Rita Rossa, Mauro Buzzi, Luca Lavezzaro, Giuseppe Versaldi, Roberto Mutti, Sergio Guglielmero, Vito De Luca, La Stampa, Antonio Silvani, Ezio Sestini, Pier Luigi Cavalchini, Claudio Lombardi, Filippo Boatti, Enzio Notti, Paolo Bellotti, Federico Fornaro, Renzo Penna, Giovanni Baroncini, Enrico Morando, Mario Bocchio, Lino Balza, Daniele Borioli, Maurizio Grassano, Fabrizio Palenzona, Carmine Passalacqua, Il Piccolo, Piercarlo Fabbio, Tino Rossi, Vittorio Ratto, Ferruccio Allare, Domenico Ravetti, Elio Bricola, Giuseppe Nucci, Giancarlo Aragona, Lorenzo Repetto, Alberto Maffiotti, Daniele Borioli, Marisa Valente, Michele Muliere, Matteo Renzi, Paolo Filippi, Enrico Morando, Guido Ghisolfi, Marco Giovannini, Piercarlo Bocchio, Mauro Bressan.

Vi cucino il pollo alla Marengo
 Doveva essere un incentivo alla popolazione alessandrina di partecipare ad una cena per una raccolta di fondi del PD. Purtroppo la competenza di Enrico Morando in culinaria è pari a quella in economia. Il presidente Giorgio Napolitano ha raccomandato il suo protetto, laureato in filosofia, come economista e addirittura l'ha promosso a vice ministro dell'Economia. Tra i fornelli farà meno danni. Ma gli alessandrini hanno dimostrato di non fidarsi molto di Morando, costringendolo a suo tempo a farsi votare (nominare) senatore da qualche altra parte d'Italia. Napolitano invece gli ha affidato la sua corrente nel PCI riconoscendolo un pioniere dell'abolizione dell'art. 18. Entrambi hanno fatto a meno della tutela dell'art. 18. Non lavorando. Perciò godono pensioni favolose. Alle quali aggiungono, rispettivamente a 64 e 89 anni, altri emolumenti. Per favorire i giovani.

Si conferma quanto scrivemmo:
"Ci vuole una bella faccia di merda, da parte di uno che è diventato milionario (in euro) facendosi assumere da disoccupato nel 1976 come funzionario del PCI, nel sostenere l’innalzamento dell’età pensionabile a 69 anni nonchè l’estensione del sistema contributivo a tutti i pensionati. Il che, tradotto, significa taglio delle pensioni e giovani sempre più a lungo disoccupati. L’alessandrino Enrico Morando non è nuovo a queste bravate contro i lavoratori. Qualche anno fa proponemmo ai suoi elettori: licenziamo lui da parlamentare visto che sostiene, per gli altri, l’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Ma grazie alla legge elettorale “porcata” che cancella le preferenze, Morando si è incollato al seggio del Senato dal 1993. Da dove si gode stipendi e pensioni (e servizi) da milionario (in euro), senza aver mai lavorato in vita sua. Se non si può licenziarlo direttamente da senatore, licenziamo il suo partito, il PD, che l’ha nominato (incredibile ma vero!) responsabile economia del PD e membro della Commissione Bilancio e programmazione del senato."



Il lavoro è nel Dna della sinistra italiana
Ha solennemente dichiarato Federico Fornaro votando in Senato la cancellazione dell'articolo 18 ecc. dello Statuto dei Lavoratori. Infatti è' il PD che non è nel Dna della sinistra.

 Bressan è come Robin Hood
Titola Il Piccolo. Mauro Bressan, l'amministratore delegato dell'Amag, prenderebbe ai ricchi per dare ai poveri. Sventolando lo stemma cittadino "Alessandria umilia i superbi ed esalta gli umili", dopo aver preso di mira le bollette degli evasori VIP, si autoridurrà anche il faraonico stipendio?

Basta vacche da mungere
Riferendosi alle aziende di proprietà pubbliche: afferma dall'alto dell'esperienza la segreteria del PD, ex PDS DS DC PCI, storicamente alla guida delle amministrazioni alessandrine.

Mi iscriverò di nuovo al PD per dare il contributo di un giovane rottamato
Vada per il "rottamato" ma "giovane" proprio no, nè fisicamente nè politicamente. Paolo Filippi, presto sostituito dalla compagna Rita Rossa alla guida della Provincia, eppure si sente giovane dentro: "senza vincoli, nè padroni nè padrini". Finalmente senza. O farà un gran casino oppure, più probabilmente, gli daranno un'altra poltrona.
 
Calunnie sui miei stipendi faraonici
Piercarlo Bocchio, uno dei più inossidabili fra i numerosi poltronisti del PSI, minaccia querele a Ballarò per avergli attribuito uno stipendio di 300 mila euro. Precisa: dalle partecipate comunali ho percepito 180 mila euro da Aral e 150 mila da Amiu. Se la matematica non è un'opinione, il totale nel 2012 è stato 330 mila euro (28 mila euro al mese, quanto un lavoratore NON riesce a guadagnare in un anno!). Evidentemente si è offeso perchè Ballarò l'ha sminuito di 30 mila euro.
 
La paghetta dei nonni sono la rovina dei nostri ragazzi
A parlare è il presidente di Confindustria Alessandria, Marco Giovannini; "Non c'è cultura del sacrificio. Un ragazzo non accetta di lavorare il sabato -come facevo io, senza neppure essere remunerato-. La paghetta dei nonni sono la rovina dei nostri ragazzi. Non parliamo poi della possibilità di trasferirsi all'estero". A parte le sgrammaticature, tipiche di ci si è fatto da sè e si vede, la ricetta contro la disoccupazione è semplice: far lavorare il sabato, solo il sabato perchè negli altri giorni non c'è lavoro, però farlo gratis; ritirare i passaporto a tutti gli under 40 ad evitare brutte tentazioni di espatrio. Per quanto riguarda il disastroso malcostume della paghetta dei nonni: è un problema in via di soluzione, fra poco i nonni non ne avranno neppure per sè.  
 
Non c'è sensibilità verso la società che soffre
Clamoroso. E' stata una vera sorpresa apprendere la notizia: ad Alessandria esiste MCL Movimento Cristiano Lavoratori, ha pure una sede e anche aperta tutti i pomeriggi. Non deve essere una cosa seria se a presiederla è Piercarlo Fabbio che, a proposito di Movimento, è un politico inamovibile incollato a più sedie, che, a proposito di Cristiano, dava la caccia ai mendicanti anzichè la carità, e che, a proposito di Lavoratori, non ha mai condiviso la propria sorte con quella di qualche lavoratore. Tant'è che MCL , ispirata com'è da principi cristiani e solidali, è scesa in campo a difendere contro AMAG i morosi vip, cioè dalla parte dei più ricchi e per giunta furbetti che si sono dimenticati per anni di pagare la bolletta del gas e dell'acqua. Se pensiamo poi che l'AMAG fu mandata in malora da Lorenzo Repetto braccio destro dell'ex sindaco... che ora accusa: "Non c'è sensibilità verso la società che soffre". Quella dei morosi vip
 
Otto detenuti escono dal carcere a curare le 100.000 rose comprate in Moldavia da Lorenzo Repetto.
L’alternativa era che uno dei tanti processi in cui è coinvolto l’ex presidente Amag si fosse concluso e che la manutenzione potesse essere affidata a Repetto.
 
Mi sono affidato a Lui.
L’industriale tortonese del PD Guido Ghisolfi, grande sostenitore del neo segretario PD Matteo Renzi, ha affermato: “Matteo è stato il primo politico a venire da me senza spiegarmi che cosa dovevo fare”. Cosa doveva fare? Sganciare i soldi per finanziarlo. Matteo non l’ha spiegato ma Guido l’ha capito lo stesso.  
 
Sul carro non si sale, si spinge  
E’ lo slogan che Matteo Renzi ha ripetuto anche ad Alessandria, insieme alla parole “rottamazione” “rinnovamento”. Tra i sostenitori di Renzi ed emblemi del rinnovamento: i giovani Enrico Morando e Rita Rossa. Il principale sponsor di Renzi è stato Guido Ghisolfi (una buona ragione, per un ambientalista, di non votare Renzi). All’annuncio della trionfale vittoria del sindaco di Firenze, c’è chi (Salvatore Di Salvo) nella sezione cittadina ha proposto di rimuovere il ritratto di Berlinguer: “Facciamo i funerali, è morta la sinistra”. A proposito di democristiani, Paolo Filippi ha tenuto a ricordare “La DC è sempre stato un partito laico, pieno di froci”.
 
Ora si apre una nuova fase per il nostro partito
 Ha affermato Massimo Brina il neo segretario PD di Alessandria, dall’alto della sua affermazione:
27 voti su 50 all’Assemblea, dopo aver ottenuto alle primarie 141 preferenze su 284 votanti.
284 votanti su 80.000 abitanti. 

Dopo un lungo corteggiamento ha ceduto
Così ha detto di lui la sindaco di Alessandria, Rita Rossa, la cui attività principale sono i rimpasti di Giunta. Il riottoso ha acconsentito di fare il vicesindaco. Chi è il benefattore della cittadinanza? Il nuovo che avanza? Ma è Giancarlo Cattaneo, dalla metà del secolo scorso vecchio arnese della politica DC. Uno dei tanti ex PSI DC ripescati dalla socialista Rossa. Il nuovo che avanza. L’altro neo assessore è Mauro Cattaneo, ex Verde, non proprio un novellino. Giancarlo C., da vicesindaco, portò già sfiga a Mara Scagni che non fu rieletta...

 Siamo riusciti a ricostruire il vincolo finanziario per terminare il ponte  
E’ una frase in politichese della sindaco di Alessandria, Rita Rossa, che convoca i giornalisti a farsi riprendere sul costruendo ponte Cittadella (giornalisti! chiamiamolo almeno con il suo nome, e non Meier, l’architetto che ci ha guadagnato sopra una fortuna).  La frase tradotta suonerebbe così: Mentre lasciavo i dipendenti comunali senza stipendio, ho buttato via i soldi pubblici per questo ponte inutile e faraonico. Il quale è già costato 3 milioni e 100 mila euro, il 22% del costo finale previsto, che, ci puoi giurare, risulterà ben superiore.    

Abbiamo fatto tutto il possibile  
La sindaco di Alessandria, Rita Rossa, mi ricorda il comportamento di quella tale che era piena di debiti, propri ed ereditati, per truffe e anche da amici e parenti. Che fa? Fa come tutti gli altri, non sbandiera ai quattro venti di essere indebitata fino al collo, bensì tira in silenzio la cinghia, cerca di risparmiare, fa un mutuo, solidarizza sacrifici in famiglia, tutti si tirano su le maniche e piano piano ci mette delle toppe? Invece che fa, mette in mostra cartelli giganti: DISSESTO, grida come una tacchina spennata che non ha più una lira. Così nessuno le presta  più un soldo, anzi la banca, i vicini di casa, i negozianti corrono a pretendere i vecchi crediti, minacciano. Così le entrate scendono e i debiti piuttosto che diminuire crescono ancora. Non ha più neppure da dar da mangiare ai figli. Cosa è costretta allora a fare? Vende tutto. Svende. Svende campi, la stalla senza i buoi che sono scappati, i gioielli della nonna, casa, mobili, pentole e coperchi, soprattutto gli attrezzi da lavoro, se potesse anche il marito. Pareggia un po’ i debiti ma resta senza alcun patrimonio. Sul lastrico. Più povera di prima. Criticata dai vicini, perché addirittura butta via  soldi mentre piange miseria. Abbandonata anche dagli amici. Morale della favola: si vendono baracca e burattini, ma i burattinai restano. Infatti ricordo che quella tale, e qui sta la differenza con l’attualità, se ne andò altrove.
Lino Balza       
La cassa integrazione all’ATM è un esempio di rilancio della città 
Il 50% dei lavoratori dell’azienda dei trasporti pubblici alessandrina sono collocati in cassa e dunque si presume si fermi in 30 mesi il 50% delle corse. Gian Franco Cermelli, presidente PD dell’ATM, esulta che questo accordo con CGILCISLUIL va imitato da tutti come esempio di come si possa rilanciare una azienda e l’intera città.

Siamo i più votati alla Solvay 
Così esultano i sindacalisti della UIL. Si pensi che il delegato più votato alle RSU ha preso 60 voti, 1 ogni 10 votanti. Si pensi che quando esisteva il Consiglio di fabbrica, e 1.700 lavoratori votavano su scheda bianca 50 delegati di 50 gruppi omogenei, 70 voti un delegato magari se li prendeva su 71 elettori del suo gruppo. Si pensi che per 1 delegato eletto della UIL ce n'erano 5 della CGIL. Si pensi che la UIL era considerata un sindacato "giallo", manovrato dalla direzione aziendale. Si pensi che ora come allora la UIL è sempre diretta da Elio Bricola. Dunque se non ha cambiato pelle la UIL l'avrà cambiata la CGIL. Questi numeri fanno riflettere su quanto e come i sindacati rappresentino i lavoratori.  

L'aggressore cambia l'importanza della notizia
"Aggredisce direttrice del Cissaca". "Aggredisce carabiniere dentro la caserma". Sono due titoli che compaiono affianco (su La Stampa). L'unica differenza è che uno è su 5 colonne con foto, e l'altro su un colonnino. Indovinate quale  si riferisce ad un aggressore tunisino e quale ad un italiano. 

Titolo del giornale: <Quel gesto: un atto di violenza su tutta la città>

Il Piccolo sistematicamente censura Medicina Democratica e volentieri pubblica la lettera che inizia così: "Nei giorni scorsi gli uffici comunali sono stati teatro di devastazioni ad opera di un cittadino extracomunitario che, evidentemente in maniera consona alle usanze del suo Paese, cercava di far valere le proprie ragioni". Non siamo andati avanti nella lettura ma abbiamo guardato la firma: Roberto Sarti, capogruppo Lega Nord. Cioè uno sporco razzista.

  Finalmente abbiamo risolto i problemi dei miasmi

" Gli interventi realizzati al depuratore Orti hanno aumentato la sicurezza e migliorato il servizio" ha detto l'amministratore delegato Gian Piero Borsi. Per avere la conferma, fatevi un giro attorno all'impianto Amag, senza dimenticarvi la mascherina antigas.

San Paolo insegna

L'associazione Centro Bottega della Solidarietà onlus, nel ringraziare la Solvay per la fornitura di generi alimentari, così conclude: "Forse qualcuno avrà da ridire, ma quando si ricevono attenzioni è giusto rallegrarsi. San Paolo insegna che la carità è primaria su tutto". A due millenni di distanza, occorre aggiornare San Paolo: la salute è primaria su tutto, mentre la carità di Solvay è pelosa, sulla pelle della gente.   

Didascalia infelice

 "Durante il dibattimento"? Gli avvocati che ridono e scherzano? Figuriamoci la presidente Casacci della Corte d'Assise, che non consente neppure di volare ad una mosca. 

Turbava l'ordine pubblico con comportamento eclatante

Secondo le loro affermazioni, i vigili di Arquata Scrivia sarebbero intervenuti durante la tradizionale fiera a far sgombrare alcuni "venditori abusivi stranieri" perchè "con la loro merce causavano un restringimento della via creando una pericolosa calca". Mai sentita una motivazione più eccentrica. Ma hanno fatto di più: un No Tav che protestava è stato dal comandante denunciato alla Procura "per oltraggio a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio con turbativa". Il denunciato, denunciato perchè sarebbe stato il No Tav... "più eclatante", ha preferito non rilasciare dichiarazioni ai giornali. Lo si capisce, perchè allora sì che sarebbe diventato denunciabile!

Non so per chi votare, deluso dai politici

"E' proprio marcio il sistema" ha detto "un po' schifato" il vescovo di Alessandria, Guido Gallese. Soprattutto schifato da quei politici "che si proclamano cattolici e di cattolico hanno poco". Invece i grandi giornali "indipendenti" (Corriere, Stampa, Repubblica ecc.) sanno da sempre per chi votare: Votate Monti, il nostro uomo dei banchieri e degli industriali. Oppure, se proprio non ce la fate a votare Monti, votate Bersani che tanto farà il governo con Monti. E se non ce la fate a votare Bersani, votate Vendola, che tanto è con Bersani che tanto è con Monti che è il nostro uomo.

Noi proponiamo biocarburanti ecosostenibili

Stiamo attenti alla massiccia propaganda della Mossi & Ghisolfi, che inneggia ai propri impianti di "biocarburanti di seconda generazione". E' la stessa impresa che ha tentato di costruire a Rivalta Scrivia un maxi impianto di "biocarburanti di prima generazione", spacciandolo anch'esso per "biologico", ma fu sconfitta dai Comitati. Ora usa quelle stesse argomentazioni degli avversati ambientalisti a favore dei suoi "nuovi impianti". Non confondiamoci: per gli ambientalisti l'energia si può produrre -pulita-solo partendo dagli scarti di lavorazione dell'agricoltura. Non ci fidiamo di Ghisolfi: bruciare alimenti per farne carburanti, sottrarre terreni per colture non alimentari, non è la nostra proposta ecologica.

Team di forze speciali per la borsetta rubata
Alla sindaco di Alessandria hanno rubato la borsetta. Leggiamo sui giornali: "ricerche serrate, oltre alla polizia che cerca indizi analizzando foto e filmati amatoriali, anche una squadra di addetti alle pulizie dell'Amiu è stata spedita in missione sul luogo del furto, con guanti e occhi di lince il team ha ispezionato in stile Csi tutti i cassonetti del quartiere in cerca del referto". Non mi era stato riferito che anche per la borsetta rubata a mia madre fosse stato usato lo stesso spiegamento di forze pubbliche, come invece sarà di prassi. Se così è stato, perché dubitarlo, ringrazio posticipatamente per la solerzia istituzionale, anche se la borsetta fu ritrovata e riconsegnata, semivuota, da un comune cittadino. Lettera firmata.

Rilanciamo Alessandria 
Nell'ambito dei progetti per rilanciare Alessandria, Il Piccolo ne pubblica uno veramente rivoluzionario, come mostra la cartina: prevede l'inversione dei fiumi Bormida e Tanaro.

Non chiamateci più grillini o adiremo a vie legali
Mi vergogno di essere un politico. Lascio la Lega Nord
Si accettano scommesse. 1 euro contro 1 milione. 1 milione di euro se Tino Rossi si dimette dal Parlamento Europeo in quanto era stato eletto come Lega Nord, rinuncia cioè ad una barca di milioni e si dà al volontariato. 1 euro se resta aggrappato alla poltrona.

 Mi candido per il bene comune
 Federico Fornaro si candida al Parlamento per arrotondare i magri introiti. E' infatti solamente sindaco di Castelletto d'Orba, capogruppo in consiglio provinciale, vicesegretario regionale del PD, biografo di Saragat. Praticamente disoccupato. Lo stipendio lo riceve da dirigente d'azienda di Einaudi, senza lavorare presumibilmente, dove troverebbe il tempo?

 Aprirò un laboratorio

Annuncio una conferenza stampa show

 Data la stagione non si può parlare di un colpo di caldo bensì di un colpo di caldone. Giancarlo Caldone si è descritto in terza persona ai giornali: contemporaneamente risulta “ora e sempre socialista”, pidiessino, votante di Vendola “con ferma convinzione fino al 2014 [poi scade come i surgelati N.d.r]” ma contrario a fargli campagna elettorale, votante anche di Renzi “ma senza convinzione, solo per protesta formale verso il mio partito [quale? N.d.r.] e chi sostiene Bersani”, porte aperte alle primarie del PD ma anche del PDL. Il fulminato Caldone, sindaco di Volpedo (che onore per questi cittadini) nonché consigliere provinciale appena trombato da assessore (incredibile, era stato fatto anche assessore: è sacrosanto abolire le Province), beneficiario di milioni per rimborsi spese auto, infine ha annunciato uno show, un altro: “Colgo infine l’occasione per annunciare che prima di Natale in Volpedo [paese del Quarto Stato di Pellizza, che lui scrive in numeri romani N.d.r.] convocherò una conferenza stampa show per spiegare perché si è chiusa una porta e si è aperto un portone”. A Capodanno parlerà delle finestre.

Quest'anno un premio speciale a... 
 Con forse involontaria ironia Il Piccolo titola: "Premi ATC, non a caso". Infatti non è "a caso" che il presidente ATC Piervittorio Ciccaglioni ha assegnato un premio speciale a Tino Rossi. Non è "a caso" che entrambi siano della Lega Nord e che Ciccaglioni sia stato nominato da Rossi. Motivazione del premio all'europarlamentare: "per l'impegno sui temi sociali e ambientali, con attenzione agli interventi nel terzo mondo, a protezione dei più deboli". Cosa abbia fatto di umanitario Rossi, nessuno lo sa. Almeno a sinistra. Senz'altro in ossequio al precetto evangelico "non sappia la sinistra ciò che fa la destra".

 E io ti querelo
 Piercarlo Fabbio ha querelato per diffamazione Rita Rossa sindaco di Alessandria per le sue dichiarazioni. Non vero -afferma l'ex sindaco- che con i soldi del Comune ho noleggiato un aereo privato per andare a Roma, né comprato un tartufo da 12 mila euro, né dato a Parigi una cena di rappresentanza per 26 mila euro, né comprato 104.050 rose in Moldavia. Rossa si difende: non mi riferivo a lui bensì all'amministrazione comunale (di cui Fabbio era sindaco n.d.r.). La querela finirà in una consensuale bolla di sapone, come sempre. E noi? Noi non sapremo nulla di quelle folli spese, di cui hanno parlato e riso su tutte le TV nazionali.

 Preferiamo tutelare l'irrigazione anziché i pesci.
Così il capogruppo Giuseppe Grosso ha sintetizzato l'operato della giunta Angela Lamborizio a Bosco Marengo, dopo che la Provincia l'ha multata per la moria dei pesci.


 La mia è una battaglia contro la prostituzione

 O contro le prostitute? Con una ipocrita ordinanza appesa nelle vie cittadine la sindaco di Alessandria dà la caccia alle prostitute che battono sulla strada (in casa non fanno scandalo). Così quando la Comunità di San Benedetto al Porto ha proposto "Natale con le lucciole" la benpensante Rita Rossa si è opposta. E' così -ci scrivono- che la nostra sindaco vorrebbe combattere l'utilizzo strumentale del corpo delle donne? Con una ordinanza che contrasta anche la libera scelta di prostituirsi mentre ignora gli sfruttatori? Non si pone insomma nell'ottica della Comunità di don Gallo che lotta contro i magnaccia ma tende la mano alle donne. La differenza è che don Gallo è cristiano e socialista.


Non mi dimetto per il bene dei cittadini
Secondo legge, chi intende presentarsi alle elezioni politiche di primavera deve per incompatibilità dimettersi adesso da presidente della Provincia. Paolo Filippi non si è dimesso. C'è chi dice che non l'ha fatto avendo anteposto il bene della Provincia alle sue ambizioni personali. E chi invece dice che il vero motivo è che non aveva nessuna probabilità di essere eletto in parlamento. Cioè meglio l'uovo oggi...

Non c'è pericolo a Spinetta
“Se ci fosse un pericolo sarei il primo a portare via i miei figli da Spinetta, dove abito. Non metto in discussione il posto di lavoro con la salute dei cittadini. Si può fare meglio, si può fare di più, ma è già stato fatto tanto”. Queste affermazioni sono state fatte dal consigliere Vincenzo De Marte (IdV). Un ignorante in materia, ma anche un incosciente.

Rimozione a regola d'arte
Non è vero che è stato rimosso in maniera irregolare l'amianto dal tetto dei capannoni dell'ex Lai di Ovada: si difende il direttore dei lavori Emanuele Rava, facendosi scudo delle autorizzazioni Asl, considerato che non era necessario il consenso dell'assessore provinciale all'ambiente.

Io socialista più di Tremonti
Si è autodefinito, nel candidarsi a segretario nazionale, Giancarlo Caldone, assessore provinciale a non si sa cosa e recordman di rimborsi chilometrici, mentre ad Alessandria il redivivo Felice Borgoglio rilancia il partito proponendo di ridurre l'orario di lavoro e lo stipendio ai dipendenti comunali.

A mia insaputa
Ecco un altro che non sapeva. Si tratta di Gianni Ivaldi, neo assessore sport volontariato protezione civile ecc. al Comune di Alessandria . Non si tratta di un caso tipo quell'ingenuo di Scaiola che gli avevano regalato un appartamento vista Colosseo "a sua insaputa". Qui siamo ad Alessandria e il caso fa solo ridere. Da mesi il simpatico Ivaldi si recava tutti i giorni nel suo ufficio comunale senza notare che sulla targhetta, che lui ivi aveva fatto apporre, "a sua insaputa" c'era scritto dott. Gianni Ivaldi. Il Giannino, come lo chiamava la nonna, Ninetto per la mamma, Nino per gli amici, dispone di un misero diploma di ragioniere. Vuoi mettere essere ricevuti da un dottore. Quando poi chiamano dottore perfino Gian Piero Borsi, licenza elementare.

Si dia da fare la Rossa
In una patetica intervista su Il Piccolo, Di che cosa si sta occupando l'ex sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio, quando non impegnato nelle note vicende giudiziarie per il dissesto del Comune? Il suo intervento più importante in assoluto riguarda un fenomeno gravissimo che lui appunto definisce "da debellare", ad opera della inerte subentrante sindaca. Cioè gli extracomunitari che, sani e veri o finti storpi, chiedono l'elemosina agli automobilisti ai semafori. Un fenomeno che, secondo lui, tormenta i sonni degli alessandrini piuttosto che i debiti comunali ricevuti in eredità dalla sua gestione del bene comune. L'intervento di Fabbio non è passato inosservato ad un concittadino di altrettanta taratura cristiana: subito un tal Dario Mancini ha rincarato la dose: bisogna debellare anche i marocchini che fanno accattonaggio davanti ai supermercati. Mancano ancora quelli che dormono sulle panchine dei giardini. Un prossimo intervento di Fabbio?

Io o i miei figli tra cinque anni ci saremo
In una patetica intervista su Il Piccolo, Fedele Micò, dimostra il perchè della sua sconfitta elettorale. Conferma infatti di aver inviato agli alessandrini, ripetutamente, in ogni occasione, decine di migliaia di lettere, di saluti, condoglianze, congratulazioni, auguri e quanto altro: "Non c'è famiglia che non li abbia ricevuti". Tutta questa insinuante propaganda elettorale naturalmente è stata pagata dal contribuente con i rimborsi del consiglio comunale e delle commissioni. E' stato proprio per liberarsi da questo insopportabile tormentone che i cittadini non l'hanno più rieletto. Purtroppo l'intervista termina con una tremenda minaccia dell'ottantenne torturatore: "O io o i miei figli, tra cinque anni ci saremo".

Io non mi sento un sindaco a metà. E io guiderò l'opposizione 
 E tu chiamala, se vuoi, antipolitica. Ma se io fossi stato sindaco per ben cinque anni e tutta la fiducia che ne avessi ricavato ammontasse a 9.594 voti, un elettore su otto, ebbene, mi ritirerei dalla politica, altro che “guiderò l’opposizione”, c’è tanto da fare nel volontariato. Ma se io oggi fossi stato eletto sindaco da un elettore su quattro, ebbene, altro che “non mi sento un sindaco a metà”, annuncerei tosto un referendum, da farsi non subito, diciamo tra un anno, per chiedere agli alessandrini la vera rappresentanza: questi sono i volti tutti nuovi della mia giunta con i quali sto attuando questo programma, e vi assicuro che per raggiunti limiti di età (età politica, s’intende) non mi ricandiderò più e mi darò da fare nel volontariato, mi concedete finalmente la fiducia? E tu chiamala, se vuoi, antipolitica se io prevedo invece che alle prossime amministrative Rossa e Fabbio eccetera ritorneranno come se niente fosse.

Rita Rossa sarà sindaco per 10 anni
E' stata questa la gaffe di Luigi Bersani, leader del PD. Più che un auspicio è sembrata una minaccia. Alla faccia del ricambio generazionale, del rinnovamento degli uomini (e delle donne) e dei programmi.  

Io non ci metto il naso
"Potrei anche spostarla, la centrale a biogas, se puzza e inquina". Bisognerebbe spiegare alla sindaca di Bosco Marengo, Angela Lamborizio, che una volta installato l'impianto non si può spostare come il suo ferro da stiro con caldaietta (che pure lei considera complicato). Poi ha aggiunto: "Io non vado a mettere il naso a Frugarolo", dove sindaco e popolazione si sono mobilitati contro. Ma costoro proprio per il loro naso sono preoccupati: 14.000 le tonnellate di letame. Preoccupati del posto di lavoro anche i dipendenti Mangini per il cioccolato Lindl al profumo di m....  

La davano gratis

I costi della politica alessandrina
 Tra Alessandria ed Acqui Terme ci sono 24 candidati sindaco e 1.154 candidati a consigliere comunale. Per la propaganda elettorale hanno dichiarato (coloro che hanno dichiarato e ammesso che abbiano dichiarato il vero) di aver investito chi poche migliaia di euro, chi 20 o 40 o 60 mila euro (120.000.000 di vecchie lire). La maggioranza di noi non li guadagna in un anno. Un capitale. Un capitale investito che bisognerà poi far rientrare. Sono i cosiddetti costi (e ricavi) della politica. 


Lascio una terra generosa 


 "Conserverò un ricordo che non potrà mai cancellarsi":
ha scritto nella sua lettera di commiato Paolo Castaldo, prefetto trasferito da Alessandria a Novara. Anche questa provincia saprà apprezzare le sue doti di musicista.

Chi NON votare alle amministrative di Alessandria 

Prima premessa: il nostro punto di vista è essenzialmente ambientalista. Seconda premessa: i candidati sindaci sono 16 ma tutti sanno che il ballottaggio sarà tra Piercarlo Fabbio (PDL) e Rita Rossa (PD), tutti gli altri corrono per un posto da consigliere e/o assessore. Naturalmente si dichiarano tutti amanti dell'ecologia, salvo non indicare proposte concrete nei loro programmi. La Stampa (Franco Marchiaro) è riuscita finora a farli esprimere su due temi ambientali. Uno è lo smaltimento rifiuti urbani "porta a porta" che il sindaco uscente ha demolito malgrado il gradimento della maggioranza dei cittadini. Dunque Fabbio non va votato. Così Ezio Sestini. Non parliamo di Claudio Prigione che punta all'inceneritore. Neppure va votato Giovanni Barosini, che è per l'indifferenziata. Rossa è favorevole a ripristinare il porta a porta ma... se ci sono i soldi. Siccome i soldi ai Comuni sono pochini, il ripristino non è dunque considerato una priorità. Idem Mara Scagni, l'ex sindaco che aveva introdotto il porta a porta. Idem Mauro Morando, Giovanni Rattazzo, Gianni Vignuolo, Roberto Sarti e Corrado Parise. Luisella Daziano e Angelo Malerba... devono ancora studiare il problema. Senza esitazione a favore del porta a porta sono dunque solo Dino Foresto, Graziano Canestri e Renato Kovacic. Chissà se poi appoggeranno Fabbio o Rossa lo stesso . Il secondo tema è stato il faraonico ponte Meier sul Tanaro, dopo che è stato demolito senza ragione il ponte Cittadella, incolpevole dell'alluvione. Il demolitore Fabbio dunque non va votato. Per la costruzione del costosissimo nuovo ponte sono contrari Morando, Kovacic e Daziano. Con vari distinguo (certamente... se ci sono i soldi... sarebbe stata meglio la passerella ciclopedonale proposta da Medicina democratica... sarebbe stato meglio un ponte sul Bormida ecc.) sono favorevoli, da non votare, Sarti, Prigione, Sestini, Rattazzo, Parise, Barosini, Foresto e Rossa. Scagni non si esprime. Cosa ne pensa il maggior partito, quello di coloro che non andranno a votare?

Mi sacrifico ancora una volta per il bene pubblico
Ce ne fossero di consigli di amministrazione in cui entrare, per Fabrizio Palenzona (il cui ingombrante profilo potrete trovare nella sezione "Argomenti"). Che ci azzecca lui con l' università Ateneo Amedeo Avogadro? Evidentemente anche qui non scorrono solo culture ma anche soldi.

Ce l'hanno tutti con te
 
"Sei vittima di cattiverie" l'ha rincuorato Sandro Bondi, il ministro che si dimise sotto il crolli di Pompei. E che ce l'abbiano tutti con Piercarlo Fabbio ( ricandidato sindaco in Alessandria) si poteva vedere ad occhio: poche decine i presenti al cineteatro Alessandrino malgrado il richiamo, horror, di Ignazio La Russa. Fabbio si è presentato allo scarso pubblico seduto su una panchina stile giardini pubblici, dove lo ritroveremo tutti i giorni dopo le elezioni.

Il Comune non spenderà un euro 

Riflettevamo se la cremazione è una soluzione ecologica, piuttosto che la sepoltura in terra, (vedi in Argomenti), quando il Comune di Acqui Terme ha sciolto il dilemma: costruzione di un forno crematorio privato presso il cimitero. "Così si eviterà di andare a Savona o Torino e il Comune non spenderà un euro": ha spiegato Anna Leprato, assessore ai lavori pubblici.

 Sono in testa io. No sono in testa io. 

Piercarlo Fabbio, che non sarà più riconfermato sindaco di Alessandria, ha ringraziato i cittadini che con il 58,2% gli danno la preferenza nel sondaggio, malgrado la campagna mediatica nei suoi confronti. La polemica sembra rivolta a Il Piccolo, che questa volta ha perso lo smalto propagandistico della precedente elezione. Inutile aggiungere che il sondaggio della "Monitor Città, Fullsearch" è pagato dallo stesso sindaco, con decine di migliaia di euro i soldi pubblici . Il sondaggio della "Epokè", non sappiamo pagato da chi, vede invece in testa Rita Rossa (40-44%) inseguita da Fabbio (21-24%): percentuali entrambe da dimezzare visto che l'astensionismo è al 51% del campione.

Mitighiamo e non litighiamo 

Rocchino Muliere, inossidabile consigliere regionale del PD, dichiara con un ordine del giorno di voler "mitigare" l'impatto ambientale (falde idriche compromesse, amianto in circolazione e nei depositi ecc.) che deriverebbe dalla costruzione del tunnel e della ferrovia TAV Terzo Valico, inutile costosa dannosa grande opera. Mitigare come? Facendo arrivare sempre più soldi di compensazione ai Comuni colpiti, perchè l'ambiente e la salute hanno un prezzo. Pernacchie dai No Tav.

TAV Terzo Valico? Non è un problema della sinistra novese
A Novi Ligure i consiglieri della Sinistra, Gianni Malfettani e Francesco Moro, presentano una mozione contro il Tav Terzo valico, progetto inutile, dannoso, costoso. Il PD risponde picche. La giunta comunale dunque resta favorevole alla famigerata opera. La Sinistra che fa? Fa come a Torino per il Tav Valsusa. Se ne guarda bene dall'uscire dalla maggioranza e si giustifica: "La Tav è un problema nazionale". E noi che pensavamo che fosse soprattutto un problema di Novi.

Da Milano a Parigi in quattro ore 
Mario Monti con i suoi professori, al governo per fare il lavoro sporco per conto dei partiti, sono definiti dalla stampa confindustriale "esperti", "tecnici". Per capire in che mani siamo per salvare l'Italia, vediamo un po' come aggiusta i conti il banchiere economista Monti. Il primo ministro ha affermato che bisogna fare il Tav per andare da Milano a Parigi in 4 ore. Come è possibile? Da Parigi a Lione ( già alta velocità) si impiegano 2 ore, da Torino a Milano (già alta velocità) altre 1,40 ore, in totale 3 ore e 40 minuti. Secondo Monti, a questo punto, la tratta Torino Lione (300 Km) sarebbe coperta dal Tav in 20 minuti, vale a dire alla velocità di 900 chilometri all'ora. Più veloce dell'aereo. Quasi come il tunnel dell'ex ministra Gelmini.


Una scandalosa campagna mediatica contro di me 
 Piercarlo Fabbio, perdente ricandidato PDL a sindaco di Alessandria, ha stigmatizzato -oltre a quella giudiziaria della Corte dei Conti e della Procura- anche "la scandalosa campagna mediatica" nei suoi confronti. L'aspro rimprovero è naturalmente indirizzato a Il Piccolo. L'accusa ci pare quanto meno ingenerosa, perché quel giornale è stato da sempre sponsor del centrodestra e non è certo colpa sua se ora deve dividersi fra PDL e Lega diventati, dopo la rottura, rivali. Roberto Cota, governatore leghista del Piemonte, fa spallucce: "Tanto i giornali non li compra più nessuno". 

Il razzismo è una tara ereditaria

 "Chiederò l'intervento della Guardia di Finanza e dell'Ufficio anticrimine della Polizia municipale": annuncia Davide Buzzi Langhi, appena nominato assessore al Commercio in cambio del suo voto alla traballante giunta del comune di Alessandria. Cosa ha scoperto di tanto grave? Che riguardi l'ndrangheta del suo amico Caridi? No, si riferisce all'8 marzo, la festa della donna, quando si tratterà di impedire un crimine: "Chiederò che vengano perseguiti tutti i venditori di fiori e mimose privi di licenza" a tutela dei commercianti alessandrini "ai quali faccio i complimenti perchè, anche in un momento di crisi, evadono gli scontrini fiscali nella media nazionale". Non c'è che dire, Davide è un duro: ha già fatto intervenire l'Ufficio anticrimine (esiste un ufficio anticrimine!!) a caccia di "stranieri, quasi sempre africani, che chiedono l'elemosina all'ingresso dei supermercati per pagarsi i telefonini". Degno figlio di tanta madre (l'ex sindaco Calvo che voleva affondare i barconi degli emigranti). Ah, dimenticavamo: l'articolo è comparso su Il Piccolo, è senza firma, probabilmente se l'è scritto da solo, anche nella foto con l'autoscatto ha l'aria molto sveglia. 

Io, da consigliere regionale a cassintegrato

Chi parla, nell'intervista di Massimo Iaretti, è Alberto Deambrogio. Si tratta di uno dei rarissimi esempi di onestà e dignità della politica. Invece di accumulare carriere e tangenti, oggi Deambrogio, ex funzionario di Rifondazione in crisi, si trova a 46 anni in cassa integrazione senza poter trovare lavoro. 

Possiedo una casa ad Alessandria
La "casa" del ministro della salute Renato Balduzzi è composta di 21,5 vani, l'equivalente di sette appartamenti. Eppure non ha una famiglia così numerosa. Se la può permettere avendo un reddito di 143.750 euro, altri appartamenti e terreni in campagna al mare e montagna, 235.878,44 euro in azioni, e poi obbligazioni e fondi di investimento...

Anima e testa per l'ambiente



"Alberto Maffiotti è uno che all'ambiente dedica anima e testa, per professione e per credo" scrive Massimo Brusasco su Il Piccolo. Senz'altro dedica la testa per professione: 101.563,57 euro è la sua paga base come direttore dell'Arpa di Alessandria. Che dedicasse l'anima per credo, lo apprendiamo con sorpresa: tante e tali sono le nostre consolidate critiche all'Arpa. Gli va dato merito che ha edificato a Vignale la sua casa ecocompatibile, made in Austria, senza allacciamenti ( ? ), con mutuo della Banca etica ( ? ), che gli fa spendere solo 200 euro all'anno di riscaldamento e consuma quello che produce.

Un monarchico non può commemorare un repubblicano
Quando in consiglio comunale di Alessandria è stato ordinato un minuto di silenzio per ricordare la scomparsa di Oscar Luigi Scalfato, c'è chi è uscito dall'aula per manifestare dissenso. Uno è Carmine Passalacqua, l'ultimo monarchico esistente in Italia. Un monarchico non può omaggiare il presidente della Repubblica. Soprattutto Paassalacqua non pedona a Scalfaro di essere venuto ad Alessandria in occasione dell'alluvione del 1994 senza mettersi a spalare il fango. L'altro è Mario Bocchio, l'unico ad avere i baffi a manubrio in Italia. Cosa rimprovera Bocchio a Scalfaro? Avrebbe come magistrato emesso condanne a morte (mai eseguite) contro i partigiani -e fin qui passi- e poi contro i fascisti "quelli che erano rimasti coerenti sulle loro posizioni". Il terzo, Aldo Rovito, ha avuto buon gusto a non rilasciare dichiarazioni.

Je suis l'accusè principal

A Pierre Jaques Joris, amministratore delegato di Solvay Solexis (al centro dell'immagine) non piace il nostro blog, in particolare che Carlo Cogliati (già amministratore delegato di Ausimont e Solvay) sia definito l'imputato principale del processo per avvelenamento doloso e omessa bonifica della Fraschetta. Cogliati è un signor nessuno, un ex , io sono il numero uno della Solvay Solexis, i mei poteri derivano direttamente da Christian Jourquin , De Laguiche è un altro ex, Canti poi è solo un capro espiatorio. C'est moi l'accusè principal. Christian Jourquin (in alto a sinistra dell'immagine) è il Presidente del Comitato esecutivo di Solvay. Bernard Delaguiche (a destra di Joris) è stato amministratore delegato di Solvay Solexis da giugno 2002 a dicembre 2005. Giorgio Canti (a sinistra di Joris) è il responsabile dell'ambiente, colui che nascondeva gli scheletri negli armadi tanto per Ausimont che per Solvay.

E purtava ei scarp de tennis e parlava da par lu

Dopo questa performance, Fabio Novelli è stato incaricato da Bruxelles alle Relazioni pubbliche (PR) di Solvay nel programma " Operation adoucir les jornalistes (Operazione addolcire i giornalisti) al processo di Alessandria.


Già parlamentare
La lettera (a La Stampa) è firmata "Angelo Muzio, già parlamentare". In un momento dove tutti i tartassati tirano torte in faccia ai privilegi dei parlamentari, ci vuole una certa faccia coraggiosa a qualificarsi così. Sarà perchè Muzio ormai non ricorda a quale partito appartiene, avendone cambiati parecchi. O sarà perchè, tanto, il sostanzioso vitalizio se l'è già assicurato. Marameoooo!


Mi cade l'occhio su un paio di meravigliose scollature
Pier Luigi Arnera è sindaco di Sezzadio. E' in chiesa. Che fa? Prega devoto mentre ascolta la musica sacra? Lo scrive lui (a Il Piccolo) che cosa fa: "Qualcosa mi colpisce immediatamente: il soprano e le tre strumentiste sono donne bellissime, mi cade l'occhio su di un paio di meravigliose scollature che l'abito da sera apre su procaci forme, piene di vita, evidenti e bellissime...". Il mistico Arnera, pur definendosi "uomo di mondo" è turbato ma si trattiene dalla masturbazione quando descrive che immagina la nudità della soprano mentre dietro l'altare si cambia l'abito a metà concerto. Poi, invece di andare a confessarsi dall'antipatico don Luciano Cavatore, ha scritto al Piccolo.

Sono senza soldi
"Sono senza soldi": ha puntualizzato più volte il neo assessore Claudio Prigione, assessore... al Welfare animale, nell'illustrare le sue complesse competenze: innaffiatura dei vasi davanti ai negozi dei commercianti e potature degli alberi. Per mancanza di soldi, si limita a potare le parti basse delle piante e poche rose, e si appella alla collaborazione dei commercianti per bagnare i fiori. Infine ha interrotto l'interessante intervista per correre in Giunta "a esaminare le correzioni al bilancio richieste dalla Corte dei Conti". Che sia stato lui a falsificare il bilancio e non il sindaco Fabbio e l'assessore Vandone?

Benigni è più pagato di me
Secondo Maurizio Grassano, condannato a 4 anni di reclusione per aver truffato 760.000 euro al Comune di Alessandria, lui non è un deputato venduto, perchè in cambio del voto Berlusconi non gli ha dato soldi bensì "solo" la ricandidatura in parlamento (dove, come si sa, lavorano e gratis). Poi si è lamentato che Benigni prende più soldi di lui. Su questo ha ragione: come comico, Grassano fa più ridere di Benigni.

Lino Rava assessore provinciale all'ambiente
La frase iniziale su Il Piccolo ha suscitato in molti ambientalisti uno speranzoso sussulto: hanno finalmente cambiato assessore. Entusiasmo subito rientrato dopo qualche riga: è un normale refuso tipografico, si tratta sempre dell'immarcescibile Lino Rava. Inutile andare avanti nella lettura dell'articolo: nessuna buona nuova per l'ambiente.

Il rifiuto è una risorsa preziosa
Se tu lo considerassi sinceramente tale, viene subito da contestare a Piercarlo Bocchio, l'uomo per tutte le stagioni e attualmente direttore dell'AMIU, non continueresti a smantellare ad Alessandria il sistema di raccolta rifiuti porta a porta, riportando l'immondizia sulle strade e affossando la raccolta differenziata. Ma questa contestazione non è arrivata dal presidente della commissione Politiche ambientali, pure lui Bocchio però Mario, che avrà pure apprezzato il business di comprare nuovi costosi contenitori in sostituzione di quelli altrettanto nuovi e costosi. Impara Mario se vuoi fare carriera, altro che barbetta ottocentesca.

Una città colorata
Alessandria è una citta colorata, secondo Mario Bocchio, più bella, piacevole, accogliente. Dove lo vede tutto questo colore? L'unica novità sono state le strisce pedonali in evanescente azzurro (colore delle bandiere di partito del sindaco) al posto di quelle rosse (colore che in tutto il mondo viene usato come il più visibile ma considerato comunista dal partito del sindaco). Per abbellire così la città, sostiene il Mario, il sindaco ci sta lavorando da quattro anni e io con lui; perciò meritiamo di essere entrambi rieletti.

Il nostro confronto è sul programma
A chi ha assistito al confronto pubblico fra i due candidati sindaci per le primarie del centrosinistra, Rita Rossa e Mauro Buzzi, è immediatamente balzato agli occhi le evidenti differenze che distinguono i due contendenti: uno è maschio e l'altra è femmina. Politicamente sono gemelli.

Quelli della notte
Luca Lavezzaro si è senz'altro guadagnato i galloni di segretario dei "Liberali del PDL" (per distinguersi dai "marxisti del PDL) producendo una laurea sul voyerismo, dal titolo "Quelli della notte". Da buon voyeur, il Luca confida con doviziosi particolari al giornale di aver passato intere notti in giro per Alessandria scrutando ogni tipo di devianza sessuale, confondendosi fra gli altri guardoni nelle apposite strutture dove si spiano anche con le telecamere le coppiette, fra materiali pedo pornografici e preservativi e siringhe qua e là. Il voyerismo non è reato in Italia, non è reato scrivere una tesi di laurea, nè fare il segretario dei Liberali del PDL.

Lo smog è colpa dei caminetti
"lo smog è colpa dei caminetti che bruciano legna, e non del traffico stradale"
afferma Vito De Luca assessore all'Ambiente (si fa per dire) di Casale Monferrato, dove, non bastasse l'amianto, le polveri sottili PM 10 superano i limiti di legge anche in estate, mentre vere zone a traffico limitato ZTL non esistono e perfino i bus municipali non sono a metano.

L'ex FN sarà il primo sito radioattivo decontaminato
La Stampa è un giornale serio ma non esente da infortuni giornalistici. Non può titolare "L'ex FN sarà il primo sito radioattivo decontaminato". Un deposito di scorie nucleari, in un capannone, provvisorio a tempo indeterminato, in attesa di un sito nazionale in sicurezza, può essere dichiarato sito decontaminato? Decontaminato significa senza pericolo di contaminazione, privo di scorie nucleari. Bonifica significa eliminazione degli agenti di rischio, non significa smantellare un impianto nucleare e rottamarlo accanto in un vulnerabilissimo capannone (peraltro ad un costo pazzesco). Un sito decontaminato è un prato verde, un luogo dove non è possibile una catastrofe al territorio a causa di un attentato, un incidente, un incendio, una alluvione, una caduta di aereo o meteorite ecc. Non a caso, per Bosco Marengo esiste, deve esistere, un piano di sicurezza nucleare. Perchè i Comuni limitrofi non l'hanno portato a conoscenza delle popolazioni a rischio? Perchè i mass media tacciono che nei giorni scorsi Medicina democratica ha denunciato l'illegalità (Legambiente l'ha fatto anche per gli altri siti piemontesi) alla Procura della Repubblica?

Non lavorate di domenica
Nella stessa pagina de Il Piccolo che ospita il nuovo vescovo di Alessandria, Giuseppe Versaldi, che invita a non lavorare di domenica, messaggio particolarmente accolto da precari e disoccupati, troviamo le polemiche di Roberto Mutti (commercianti corso Acqui) e Sergio Guglielmero (Confesercenti) di cui non si capisce niente, contro chi, se contro o a favore dei mercatini rionali, di domenica o feriali, e troviamo la velina del
coordinatore Antonio Silvani che "per la serie: e chi se ne frega" ci informa della sua prolusione (sic), non un soliloquio qualunque bensì una prolusione, al primo congresso cittadino di Futuro e Libertà, tenutosi a porte chiuse all'insegna della trasparenza e della partecipazione.

Farò il sindaco con l'aiuto dei giovani
Lo propaganda Ezio Sestini, 62 anni all'epoca delle prossime amministrative di Alessandria, socialista di lungo corso, consigliere comunale già da due legislature, prossimo pensionato. Le sue probabilità di fare il sindaco sono zero. Tenta solo di accaparrarsi un posticino. Qualche voto in più il suo nuovo partito l'avrebbe preso se si fosse dedicato al volontariato gratuito lasciando il posto ad un giovane, magari precario o disoccupato.

Proponiamo una passerella ciclo pedonale alla Cittadella
Pier Luigi Cavalchini, Claudio Lombardi, Filippo Boatti ed Enzio Notti, esponenti contemporaneamente di Sel, Pro Natura e Italia nostra propongono una passerella ciclo pedonale al posto del costosissimo nuovo ponte sul Tanaro ad Alessandria. A dire il vero la proposta, più volte riproposta, è di Medicina democratica all'indomani dell'irragionevole abbattimento del ponte Cittadella. Niente di male, nessun problema di primogenitura, Medicina democratica non si presenta alle elezioni. Anzi, siccome è stata ripresa anche da altre forze politiche, auspica che un intero schieramento politico (più probabile il centrosinistra, ma non si sa mai) faccia sua la proposta nel proprio programma elettorale.

Non mi ricandido
Da sempre soprannominato "il giovane Bellotti", il nel frattempo invecchiato Paolo Bellotti, 51 anni, consigliere comunale e da quando aveva i calzoni corti in politica con lucrosi incarichi amministrativi, , ex Pci, ex Ds, ex PD, ex Idv ecc. dice che non si ricandiderà alle prossime amministrative del 2012 perchè "Ho paura per la mia incolumità personale". Infatti in un caso gli è stata lanciata (senza colpirlo) una sedia da
un altro consigliere, e in un altro caso per essersi azzuffato in auto con il segretario del
suo partito. Addirittura.

Meglio non fare nomi
Dei giornali che hanno pubblicato il seguente intervento, tagliandolo nei punti più sensibili:
I consiglieri di maggioranza e opposizione ignominiosamente…
Se questa Giunta fa schifo, ancor peggio è l'opposizione che si riempie la bocca di ambientalismo.
I cittadini alessandrini hanno i politici che si meritano? Personalmente penso di sì, e da tempo immemorabile. Quattro recenti episodi confermano.
1) La Carovana antinucleare è passata anche in Piemonte, con manifestazioni a Trino e Saluggia (il 7 e il 9 ottobre), ma non ha fatto tappa alle Fabbricazioni nucleari di Bosco Marengo. La nostra proposta di manifestazione è caduta nel vuoto. La vittoria del referendum ha posto la parola fine al rilancio delle centrali, ma la questione scorie radioattive i resta aperta. Non sembra interessi molto agli alessandrini. I quali mostrano qualche interesse "culturale" per il teatro chiuso ma non per il ricorsi pendenti al Consiglio di Stato o al Tribunale di Alessandria. Insomma, se la sbrighino le generazioni future. Per adesso fanno gli scongiuri che non succeda un disastro nucleare per incidente, attentato, terremoto, alluvione, collisione di aereo o meteorite, incendio ecc. Tanto i Comuni (Bosco Marengo, Alessandria, Novi Ligure, Frugarolo, Pozzolo Formigaro) non hanno informato le popolazioni dei piani di emergenza nucleare.
2) In Provincia due commissioni hanno ascoltato Walter Lupi, quel signore inquisito che ha avuto da Berlusconi il compito di occuparsi come commissario straordinario di Treno Alta Velocità Terzo Valico appennino ligure piemontese. I consiglieri di maggioranza e opposizione ignominiosamente non hanno potuto eccepirgli che trattasi di una opera invisa alla massa degli alessandrini perchè dannosa, inutile e costosa. Perchè innanzitutto distrugge il territorio. Poi perchè già oggi esistono 3 linee di valico (le 2 linee dei Giovi e la Voltri – Ovada) con una capacità di trasporto merci già sufficiente. Poi perchè il 95% dei pendolari ferroviari si muove su percorsi brevi, costretto a utilizzare treni sporchi, malandati, spesso in ritardo o soppressi; solo il 5% usa l’alta velocità, però le Ferrovie stanziano i nostri soldi ( biglietti e tasse) al contrario: il 95% per TAV (oltre 60 miliardi di euro) e solo il 5% per i pendolari. Poi perchè i costi previsti per il Terzo valico sono di 6;2 miliardi di euro: un costo al km cinque volte quello dell'alta velocità in Francia.
3) A Milano allarme smog che ha superato tutti i limiti di legge benchè tutte le caldaie siano spente: bloccate le auto. Nei maggiori centri dell'alessandrino la situazione è anche peggiore ma tutti respirano a pieni polmoni polveri sottili e gas tossici, e fanno finta di niente.
4) Stanno facendo piazza pulita. Ma non nella discarica a cielo aperto dell'Amiu, a fianco del cimitero di Alessandria. Nemmeno del putrido insano canale Carlo Alberto dalla sede dell'Amiu fino al Tanaro. Stanno invece tagliando centinaia di alberi attorno a quella zona. Stanno facendo piazza pulita di un bosco, l'unico alle porte della città. Se questa Giunta fa schifo, ancor peggio è l'opposizione che si riempie la bocca di ambientalismo. Eppure meriteranno tutti di essere rieletti.
Lino Balza

Accetterò per spirito di servizio
Per la serie: doppi, tripli, quadrupli incarichi, più sono meglio è. La Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ha candidato Federico Fornaro per il Consiglio di sorveglianza, uno dei due nuovi organismi direttivi della Bpm. Fornaro è già sindaco di Castelletto d'Orba, vicesegretario regionale del PD, rappresentante della Fondazione in Banca Akros e chissà quanto altro. Farà un altro sacrificio per il popolo.

Firmato On. Renzo Penna
Obama, che pur è presidente della nazione più potente, si firma semplicemente Obama, e chi gli si rivolge premette un mister, Mr. Obama, signor Obama. Da noi anche il posteggiatore ti dà il titolo di dottore: “Avanti, dottò, piano…”. Si spiega così, ma non si giustifica, che vi sia chi nelle lettere ai giornali locali esibisca il titolo di onorevole addirittura quando non è più parlamentare (non era titolo di merito neanche prima). Non sarebbe più onorevole farsi chiamare “compagno”? 

Basta con l’alternanza destra – sinistra
Le perle più brillanti le peschiamo nella palude de Il Piccolo. Questa è di Giovanni Baroncini. Il leader locale dell’UDC fa fatica a stare un giorno a sinistra e un giorno destra, come è la vocazione del suo partito, perché anche lui (anche noi) fa fatica a distinguere la destra dalla sinistra. Dunque, nell’intervista al settimanale cittadino, accresce la confusione lanciando la parola d’ordine: “Basta all’alternanza destra – sinistra”, l’alternanza deve essere fra centro e centro. Ma il giornalista incalza l’uomo dal piede in due scarpe. E si scopre che le scarpe sono di più. Domanda: “Lei è l’emblema del doppio incarico. Presidente del consiglio provinciale e consigliere comunale”. Risposta: “Percepisco 1.086 euro al mese dalla Provincia”. Oltre ai gettoni comunali. Vive con così poco (si fa per dire)? Domanda: “E’ in aspettativa?”. Risposta: “No, mantengo lo stipendio da direttore amministrativo del Ministero dell’Economia”. Ah, altre decine di migliaia di euro all’anno. Ma lavora almeno? Domanda: “La vedono in ufficio?”. “Risposta: “Ma no, usufruisco di permessi. Aggiungo che a ottobre sarò presidente del…”. Basta così, si interrompa, ci lasci vomitare.    

Intervento sulla previdenza per produrre forti risparmi e aiutare la crescita
(agosto 2011)
Ci vuole una bella faccia di merda, da parte di uno che è diventato milionario (in euro) facendosi assumere da disoccupato nel 1976 come funzionario del PCI, nel sostenere (La Stampa) l’innalzamento dell’età pensionabile a 69 anni nonché l’estensione del sistema contributivo a tutti i pensionati. Il che, tradotto, significa taglio delle pensioni e giovani sempre più a lungo disoccupati. L’alessandrino Enrico Morando non è nuovo a queste bravate contro i lavoratori. Qualche anno fa proponemmo ai suoi elettori: licenziamo lui da parlamentare visto che sostiene, per gli altri, l’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Ma grazie alla legge elettorale “porcata” che cancella le preferenze, Morando si è incollato al seggio del Senato dal 1993. Da dove si gode stipendi e pensioni (e servizi) da milionario (in euro), senza aver mai lavorato in vita sua. Se non si può licenziarlo direttamente da senatore, licenziamo il suo partito, il PD, che l’ha nominato (incredibile ma vero!) responsabile economia del PD e membro della Commissione Bilancio e programmazione del senato.

Inquinamento Fraschetta? Propaganda elettorale
Lo dice Mario Bocchio, presidente della Commissione politiche ambientali del Comune di Alessandria. Si riferisce al PD che scopre l'inquinamento del polo chimico spinettese dopo averlo coperto per decenni con le sue amministrazioni di centrosinistra. Si è solo dimenticato di aggiungere: come sto facendo io con la giunta di centrodestra.

Un avo garibaldino?





Il Piccolo è un giornale di centrodestra
Daniele Borioli, segretario provinciale PD, come scoprisse l’acqua calda si è lamentato con il direttore de Il Piccolo della linea politica di centrodestra del giornale, che ovviamente non dà spazio al PD e anzi lo denigra. Il direttore (mentre a fianco dedica mezza pagina al sindaco di Alessandria) nel rispondergli altrettanto ovviamente si mostra offeso, come esistesse qualche lettore che non si è accorto in questi anni della smaccata tendenza politica del periodico cittadino. Al PD non resterà che mettere mano al portafoglio per recuperare pubblicità. Medicina democratica non se lo può permettere, né lo farebbe se fosse miliardaria, perciò continuerete a non leggerci su Il Piccolo, che non ci pubblica ricavando tanta riconoscenza da Solvay & company.

Io vittima di accanimento giudiziario
“In Parlamento sta nel gruppo dei Responsabili… come tesoriere, per il Tribunale di Alessandria in quello dei colpevoli (4 anni di reclusione)” inizia a ironizzare Massimo Brusasco su Il Piccolo, ma poi finisce per offrire una palestra mediatica a Maurizio Grassano che si difende raggiungendo vertici di comicità: “Mi aspettavo un’assoluzione piena perché il fatto, la truffa di 760.000 euro al Comune di Alessandria, non sussiste. Sono vittima di una sentenza politico-giornalistica aggravata dal fatto che sono parlamentare. Ricorrerò anche alla Corte europea per i diritti dell’uomo”. Insomma anche lui vittima di accanimento giudiziario, come Berlusconi, attendendo la solidarietà di quanti si sollazzano nelle carceri di San Michele e piazza don Soria.

Onorevole tra gli onorevoli
Appena hanno saputo che era accusato di aver truffato 760.000 euro al Comune di Alessandria, i suoi colleghi parlamentari del gruppo “I responsabili” lo hanno subito nominato loro tesoriere. Ora che Maurizio Grassano è stato condannato a 4 anni di reclusione, rivendicheranno a Berlusconi la sua promozione a qualche ministero. Ministro con portafoglio, ovviamente. E’ stato pure condannato a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici: ovviamente non darà le dimissioni né da consigliere comunale né da deputato.

Il sì di Palenzona
Il fatidico sì di Fabrizio Palenzona è sulla prima pagina de Il Piccolo. Per la serie “E chi se ne frega”. Fra le tante poltrone, ne ha trovata una anche alla Sacra Rota che gli ha annullato il precedente matrimonio. L’articolista Sozzetti infierisce: l’uomo più poltronista d’Italia (tutte poltrone a misura dell’uomo), snobbando San Pietro, “è convolato a nozze nella chiesa di San Nicolò di Pozzolo Formigaro, a conferma del suo stretto rapporto con la sua terra. Un legame che non è mai venuto meno” sospira l’articolista “benché non si possa dire che sia stato particolarmente reciproco”. Amministratori e imprenditori locali gli avrebbero scomodato una poltrona ultimamente (alla presidenza della Fondazione Slala). Poverino. Noi invece ricordiamo il reciproco amore che lo lega agli ambientalisti alessandrini in generale e in particolare agli abitanti della Fraschetta per le vicende del nucleare a Bosco Marengo, quando gli circondarono di lumini la casa.

Riscoperta delle nostre tradizioni millenarie



Il Piccolo (che non pubblica mai Medicina democratica per le sue denunce ambientali, ovvero non pubblica mai denunce ambientali) ospita (spesso, oltre ai necrologi a pagamento) Carmine Passalacqua, consigliere comunale PDL-FI Unione Monarchica Italiana, titolando: “Riscoperta delle nostre tradizioni millenarie”. Voi vi chiederete: ma esistono ancora i monarchici? e cosa ci fanno nel PDL? E’ presto detto: vogliono incoronare Silvio Berlusconi prossimo re d’Italia, alla faccia delle due fazioni Savoia che si contendono l’eredità misera (sul piano morale) della più
impresentabile ex monarchia mondiale. Dalla padella alla brace.

Erratacorrige?
Il giornalista con stizza ci invita a correggere: non è vero che l’inserto de Il Piccolo non contiene articoli su ambiente e salute, bensì c’è la notizia dell’incidente mortale alla Comital e della chiusura del teatro per amianto. Ben 2 su 131. No comment.

Un anno da ricordare. 2010
Quale è la sensibilità dei mass media locali ai temi dell’ambiente e della salute? Un criterio di giudizio è quello di conteggiare quante volte un giornale pubblica gli interventi di Medicina democratica. Un altro è esaminare l’inserto che Il Piccolo (o meglio Medial srl pubblicità) ha distribuito, dal titolo “Un anno da ricordare. 2010”. Nelle 32 pagine sono, mese per mese, ripresi gli articoli che nel corso dell’anno il trisettimanale ha ritenuto più importanti, degni di prima pagina. Ebbene, su 131, non ce n’è 1, dicesi uno, che riguardi ambiente e salute. In provincia di Alessandria, secondo questo giornale, non vi sono situazioni di emergenza ambientali e sanitarie.
Eppure si sta celebrando il processo amianto per le migliaia di morti di Casale Monferrato, e il processo Solvay per il disastro ecologico della Fraschetta, eppure migliaia di persone si battono contro il Tav Terzo Valico, e gli impianti biomasse di Rivalta Scrivia, Predosa, Voltaggio, e l’eolico selvaggio in Val Curone, e i depositi Ecolibarna a Serravalle Scrivia, e l’elenco sarebbe ancora lungo, come l’ha constatato chi segue il nostro blog. Invece l’unico riferimento all’ambiente è… in prima pagina dell’inserto: in prima solo perché la parola “ambiente” è casualmente contenuta nel logo della pubblicità della AMV Igiene Ambiente Srl di Valenza. Dunque dal test emerge che senz’altro l’inserto è la fotografia del giornale ma certamente non del territorio.

Detenuto extracomunitario scomparso
E’ il titolo principale a 6 colonne in prima pagina su Il Piccolo. Titolo razzista. Abbiamo mai letto “Detenuto comunitario scomparso” o “Detenuto italiano scomparso”? In ogni caso sarebbe una notizia irrilevante (trafiletto in 14.a pagina) che un detenuto in semilibertà non ha fatto ritorno in carcere. Anzi, non fosse stato un ingrato marocchino, dunque musulmano, avrebbero potuto ricamarci pietosamente: irresistibile sentimento, ha voluto passare il santo natale con i suoi cari, o, se celibe e orfano: non voleva mancare alla messa di mezzanotte.

Titoli vari e cerimoniali vari
Come fu per Stalin sulla Pravda e Craxi sull’Avanti, anche questa settimana il più fotografato è il sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio. In appena otto pagine cittadine de Il Piccolo del 27 dicembre, compare in ben 5 foto cerimoniali, nonché, sospettiamo, travestito da Gelindo e da Aldo Giovanni & Giacomo.

Se a Strasburgo si parla di parco eolico e Amag
Dal titolo (a firma di Roberto Gilardengo, Il Piccolo) ti aspetteresti che l’europarlamentare in foto col microfono davanti ai giornalisti comunitari, essendo originario di Spinetta Marengo, dica peste e corna del presidente dell’Amag per il suo progetto di finta bonifica del disastro ecologico della
Solvay di Spinetta Marengo. Invece Tino Rossi si è avventurato su terreni culturali a lui sconosciuti, quali quelli dei temi energetici, volendo riempire i crinali della Val Borbera di gigantesche pale eoliche e calcolando che in Europa si può ridurre del 20% il costo dell’energia… licenziando migliaia di dipendenti inutili. Per fortuna che, come lui si è lamentato, al Parlamento europeo non capiscono l’italiano.

La Lega Nord intende organizzare un movimento di protesta“no scorie nucleari”
Fa sbellicare dalle risa la notizia (Il Piccolo, Stefano Duberti) di questa iniziativa degli acquesi Vittorio Ratto e Ferruccio Allare riferita ad un presunto sito nucleare destinato alla Valle Bormida, quando questo partito è grande fautore del ritorno al nucleare in Italia nonché dei depositi di scorie atomiche che gravano soprattutto in Piemonte, in particolare ad Alessandria (Bosco Marengo).

Sindaci, tecnici ed amministratori tra i 19 imputati
In 19 sono rinviati a giudizio per le analisi falsificate da parte di Idrocons (società a capitale pubblico: Asmt, Acos, Amag, Amias), chi con accuse di falsità ideologica in certificazione e frode nelle pubbliche forniture, chi di abuso di ufficio, chi di associazione per delinquere per commettere
i falsi, gli abusi e le frodi e anche per occultare la distribuzione di sostanze nocive alla salute (Maria Teresa Marchese, La Stampa). Fra i 19, per la serie “Meglio un cadreghino in più che un cadreghino per volta”, troviamo Elio Bricola, presidente del Consorzio Madonna della Rocchetta. Non bastavano (e avanzano) i danni che il Bricola bricconcello provoca sul cadreghino del sindacato, come segretario dei chimici UIL, soprattutto molto “addolcito” a favore della Solvay.

Castellazzo del futuro.Sindaco e giunta illustrano i progetti
è il titolo (Il Piccolo, Mimma Caligaris) che attira l’attenzione degli ambientalisti. Anzi l’allarme. Domenico Ravetti è infatti il sindaco di Castellazzo Bormida noto per aver già tentato, in tandem con l’allora assessore provinciale all’ambiente Renzo Penna, di avviare una maxi centrale a
biomasse provvidenzialmente poi bloccata dalla mobilitazione popolare. Allarme rientrato. Anzi, tra i progetti: la “Casa della salute”, il cavallo di battaglia di Medicina democratica.

Bosco, la bonifica procede al meglio
Il titolo è de Il Piccolo e l’articolo di Daniela Terragni. Si sta parlando del deposito nucleare di Bosco Marengo. Ma con scarsa conoscenza del vocabolario o della verità. Bonifica, infatti, significa pulire, togliere, eliminare, trasferire altrove il materiale radioattivo, fare “prato verde”. Invece a Bosco non
si sta procedendo ad una bonifica, checché siano venuti a raccontare per la Sogin addirittura il presidente Giancarlo Aragona e l’amministratore delegato Giuseppe Nucci, bensì si sta facendo il pericoloso smantellamento dell’impianto per trasformarlo in deposito perenne con gravissimo pericolo per le generazioni presenti e future. E ciò grazie anche alla complicità della sindaco Lamborizio e del vicepresidente della Regione Cavallera.

Angeli dell’ambiente
Il titolo non tragga in inganno. Nell’articolo di Alessandro Spinoglio su Il Piccolo non si parla di angeli custodi che accompagnano nell’aldilà le vittime dell’inquinamento ambientale. Si tratta invece dell’attività dell’Associazione nazionale guardie ambientali d’Italia, presieduta da Federico Cappello. Gente in carne e ossa, insomma.

Sono innocente
giura Lorenzo Repetto, come apprendiamo da vari giornali. Repetto, già sindaco di Castelletto d’Orba, presidente Amag di Alessandria e del Consorzio di depurazione acque reflue Valle d’Orba, è nel mirino della Procura della Repubblica. Nell’ennesima vicenda giudiziaria in cui è coinvolto, deve rispondere di diversi reati ambientali e non solo: peculato, corruzione ecc. Deve rispondere della realizzazione di una discarica non autorizzata in un’area interna ed esterna del depuratore del Rione Orti di Alessandria, di aver eseguito lavori non autorizzati, di peculato per il pagamento di una multa con i soldi del consorzio, di corruzione per una delibera di variante del piano regolatore di Sezzadio. Inoltre è inquisito per non aver impedito esalazioni maleodoranti dal depuratore di Basaluzzo, di aver scaricato scarti di lavorazione superiori all’autorizzazione e per aver trasportato, raccolto, smaltito abusivamente masse di rifiuti.
Repetto è coerentemente lo sponsor, con il sindaco di Alessandria, del famigerato Progetto Amag di finta bonifica delle falde inquinate della Fraschetta (cromo e altri 20 veleni), progetto tanto caro alla Solvay. E anche in questo caso, al prossimo processo ne vedremo delle belle.
 
Ho visionato a distanza i tetti d’amianto della Solvay e non presentano situazioni di degrado da intervenire con urgenza.
ha detto Alberto Maffiotti, direttore dell’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) di Alessandria, intervistato da La Stampa (Emma Camagna, Massimo Putzu). Perché “a distanza”?
Magari col cannocchiale? Quando avevi la possibilità di visionare l’amianto da vicino, e hai rinunciato? Invece, caro direttore, preferisci guardare col binocolo (capovolto), e non vedi quello che le nostre foto inequivocabilmente dimostrano, e aspetti che il disfacimento dei tetti sia completo. Per poi intervenire come quando i buoi sono già scappati. Ma qui non si tratta di buoi bensì di mesoteliomi. Pensavamo che la P di arPa stesse per Protezione, ovvero Prevenzione.

Meglio fare il segretario di partito piuttosto che pubblico amministratore
L’ha detto, ad Enrico Sozzetti su Il Piccolo, Daniele Borioli. Come quello che caduto da cavallo si giustificò: tanto volevo scendere. Borioli non né stato infatti più eletto in Consiglio regionale, né è più vicepresidente della giunta Bresso a sostenere TAV, inceneritori e depositi nucleari; perciò ha dovuto accontentarsi della meno retribuita poltrona di segretario provinciale del PD. Da buon professionista della politica. Piuttosto che il disoccupato “in questo momento” ha spiegato Borioli “mi stimola di più fare il segretario”, sottolineando le sue “esperienze comuniste, socialiste, laiche e cattoliche”.

Una sorta di ritorno ai lontani anni‘70
Così è stata definita la piattaforma sindacale per il contratto integrativo aziendale dai segretari provinciali dei chimici Marisa Valente, Michele Muliere, Elio Bricola. L’affermazione è contenuta nel contesto apologetico dell’articolo di Giorgio Longo su La Stampa con il titolo “Al centro dell’universo Solvay”. L’effetto combinato della due “perle” è abbastanza comico, conoscendo che i sindacati in questa azienda, a detta non solo dei lavoratori ma anche dei direttori, contano quanto il due di picche a briscola. Dimentichi della bufera giudiziaria che ha investito l’azienda imputata di inquinamento doloso, sollevati perché non compresi nel gruppo dei 38 imputati, i sindacati spinettesi sedicenti neosessantottini annunciano misuratori antigas? nooo, indagini epidemiologiche? nooo, annunciano trionfalmente che “la Solvay offrirà ai residenti della Fraschetta un servizio medico di base gratuito”. Come se non fosse già un diritto garantito dal Servizio Sanitario Nazionale! E, a improbabile raddrizzare dell’immagine padronale, annunciano “nuovi servizi offerti dall’azienda”, piccole mance: buoni libro, buoni anziani, buoni asilo. Sostituiranno le vecchie mance: il latte gratis a chi maneggiava cancerogeni, gli indennizzi per le grondaie bucate dagli acidi, l’acqua gratuita a base di cromo. Una sorta di ritorno ai sempre più vicini anni ’70.

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