lunedì 31 marzo 2014

Gli strapagati difensori degli strapagati imputati Solvay sghignazzano in aula.

Sono la più odiosa manifestazione di presa per il culo nei confronti delle vittime, ammalati e parenti dei defunti, le vittime degli imputati. Ma come fate a ridere nei vostri lauti guadagni sulla pelle della gente? Ma non vi viene mai voglia di sputarvi allo specchio? Clicca qui.

Ausimont boccia il presunto “Piano di bonifica” Solvay.

Anche secondo questo consulente si tratta di un progetto fasullo. Medicina democratica per prima l’aveva giudicato tale: clicca qui. Sulla metodologia del prof. Maurizio Onofrio ci esprimeremo quando sarà conosciuta. Ribadiamo che su un progetto di bonifica di tanta complessità, come quello di Spinetta Marengo, è necessario un Comitato scientifico internazionale gestito dall’Osservatorio ambientale della Fraschetta, quello Vero.

Importante esperimento scientifico a Spinetta Marengo.

Il professor emerito Del Frate, illustre consulente della difesa al processo Solvay, ha rivelato che una discarica di tossico nocivi quando ricoperta di terra ed erbetta: diventa impermeabile. I cancerogeni sotterrati sono così al sicuro, non colano in falda. I creduloni ci sono cascati e hanno fatto la prova: hanno messo dell’acqua in una scodella, hanno appoggiato sulla scodella un piattino di carta, hanno messo sul piattino un mucchietto di zucchero, hanno ricoperto lo zucchero con della terra (terra rossa, della Fraschetta) e infine hanno versato dell’acqua sopra la terra. Non ci crederete ma l’acqua della scodella era rossiccia e dolciastra. Cioè… Siccome nessuno l’ha assaggiata non c’è la prova scientifica che fosse dolce. Però lo zucchero era bagnato. Fate voi

venerdì 28 marzo 2014

La Fraschetta non è la Terra dei fuochi.

Non solo, soprattutto è la terra delle acque avvelenate. Ma anche lo specchio della debolezza degli ambientalisti, che seguono la propria ignorando la battaglia del vicino comitato. Assemblee sul No Tav a Pozzolo Formigaro o Bosco Marengo tacciono sul deposito nucleare a poche centinaia di metri. A Spinetta Marengo si raccolgono migliaia di firme su una minima discarica e si crepa per la Solvay. Ad Arquata Scrivia l’Ecolibarna è disgiunta dal Terzo Valico. Eccetera. Questo Blog si è appunto posto come scopo, tramite l’informazione, di mantenere un minimo di collegamento tra le anime disperse dell’ambientalismo locale, dopo il fallimento della Rete ambientalista alessandrina.
Clicca qui La Stampa “Attenti la Terra dei fuochi può replicarsi in provincia”

giovedì 27 marzo 2014

Il progetto di bonifica con ditionito appena presentato da Solvay è una clamorosa bufala.

Dunque Ausimont boccia il presunto “Piano di BonificaSolvay. Sul quale Medicina democratica ribadisce il suo giudizio (vedi pagina 60 del dossier: clicca qui). Mentre su quello del prof. Maurizio Onofrio di Ausimont ci esprimeremo quando sarà conosciuto. Ribadiamo che su un progetto di bonifica di questa complessità è necessario un Comitato scientifico internazionale gestito dall’Osservatorio ambientale della Fraschetta, quello Vero.
Clicca qui La Stampa
Clicca qui Alessandrianews

Gli stessi veleni sepolti a Spinetta Marengo. Gli stessi imputati, avvocati, consulenti.

Un disastro ecologico con dolo. La bonifica innanzitutto. Chi paga?
Clicca qui Il Manifesto

Acqua avvelenata. La politica sapeva. Finta bonifica. Stessi imputati.

Stesso copione a Spinetta come a Bussi. I processi divisi in due tronconi.
Clicca qui Il Fatto.

Acqua avvelenata per anni. Esplodono i tumori come a Spinetta Marengo.

Depositata la relazione dell’Istituto Superiore della Sanità. Occorre immediatamente un’indagine epidemiologica.
Clicca qui La Stampa

martedì 25 marzo 2014

Il caso Solvay e Spinetta Marengo: lavoro salute e sicurezza sono possibili?

Incontro ad Alessandria alla Taglieria del pelo via Wagner 38 il 3 aprile 2014 alle ore 21

Molti ottimi motivi per sottoscrivere la petizione con cui si chiede un referendum popolare di conferma del TTIPTransatlantic Trade and Investment Partnership.

Innanzitutto difendere il “Principio di precauzione” nella politica comunitaria in materia ambientale, che ci distingue dagli USA. La nostra cultura giuridica prende in considerazione le condizioni di rischio di una scelta, un atto di prudenza rispetto ad un evento dannoso quindi “prima” che questo si verifichi, mentre quella degli USA è fondata solamente sul rigore della sentenza nei confronti di chi, a fronte di prove inequivocabili, ha procurato un danno, quindi “a danno avvenuto”. Gli USA ad esempio spingono per gli OGM, Organismi geneticamente modificati. Per saperne di più: clicca qui.
Clicca qui per firmare la petizione.

La Fraschetta è compresa nel quadrilatero Alessandria-Novi-Tortona-Predosa.

All’assemblea  Medicina democratica illustra il progetto di Osservatorio ambientale della Fraschetta.

Chiediamo a tutte le associazioni, comitati e cittadini che si oppongono al Tav Terzo Valico di darci una mano.

Con un contributo anche piccolo, che ci consenta di portare a termine un percorso, quello legale, indispensabile nel tentativo di fermare quest’opera inutile e dannosa per l’ambiente, per la salute dei cittadini e per l’economia italiana. Sono necessari 20.000 euro: clicca qui per vedere i conti. Puoi contribuire anche partecipando alla cena: clicca qui.

sabato 22 marzo 2014

Aumenta il debito allo Stato di Ausimont e Solvay per il disastro ecologico di Spinetta Marengo.

Dopo quelli già stimati in 51 milioni di euro, l’ISPRA aggiungerà una valutazione degli altri danni ambientali: falda profonda, Bormida, ecosistemi e salute pubblica, risarcimenti per patologie e decessi, indagini epidemiologiche, spese Pubblica Amministrazione e Servizio Sanitario Nazionale.  
Clicca qui per continuare a leggere.

Clicca qui Il Piccolo "Valutazione supplementare del danno ambientale"
Clicca qui La Stampa "Inquinamento chimico. Chi pagherà?"

Chi inquina, paga? Che la Solvay non faccia la fine dell'Ecolibarna.

La bomba ecologica di Spinetta Marengo rischia di fare la fine di quella di Serravalle Scrivia. E’ da trent’anni che non si fa la bonifica dell’Ecolibarna e ormai non la si farà più. Almeno 70.000 metri quadri contaminati al suolo e in falda da oli minerali, combustibili, lubrificanti, rifiuti tossico nocivi liquidi e solidi, nemmeno i 20.000 metri cubi più superficiali dei terreni sono stati asportati. Ancora oggi non sappiamo esattamente cosa ci sia sotto e attorno l’Ecolibarna: ammette la Provincia. Ancora oggi gli interventi previsti per una minima messa in sicurezza sono irrisori e non coperti da finanziamenti (pubblici naturalmente: chi ha inquinato non ha pagato, e nemmeno è andato in galera). Non siamo in grado di garantire un futuro ai terreni e alle falde, e alla salute pubblica: ammette la Provincia.
Clicca qui Il Piccolo "Non si sa ancora cosa c'è sotto"
Clicca qui Pennatagliente

venerdì 21 marzo 2014

Lo scandalo infinito dell'Ecolibarna.

L’Ecolibarna di Serravalle Scrivia è forse il più vecchio scandalo di disastro ecologico della provincia di Alessandria. La bonifica non è mai stata conclusa perchè, scontata l’assenza delle amministrazioni pubbliche, è completamente mancata la mobilitazione delle popolazioni locali. Ora il Comitato chiede la messa in sicurezza del sito e l’indagine epidemiologica, ma la mobilitazione popolare non sorregge le tardive e sacrosante richieste.

Cementir di Arquata Scrivia: finalmente arrivano i risarcimenti.

Imminenti le sentenze per decine di cause civili per polveri e rumore. Meno di un anno fa la Cassazione aveva emesso sentenza. Un secondo filone del processo è in dirittura di arrivo. Mentre è aperta un’altra inchiesta per i fatti successivi al 2010.
Clicca qui La Stampa "Cementir anni di battaglie ora arrivano i risarcimenti"

Sono sempre lì i 3.000 pneumatici sparsi per 2 chilometri sulle rive dell'Orba.

Tra Ovada e Rocca Grimalda, località San Lorenzo. Dopo un anno dalla denuncia, il proprietario non ha ancora provveduto alla bonifica. Clicca qui un resoconto sull’attività 2013 del Corpo Forestale di Ovada.

Allarme per la centralina idroelettrica sul torrente Piota, frazione Pieve di Silvano d'Orba.

Legambiente: rischio alla biodiversità, danno insanabile al paesaggio e al turismo.

Pederbona gelati per tutti i gusti.

Oggi si può fare. Fino al 2008 invece l’acqua era avvelenata e il gelato avrebbe avuto gusto una settimana al cromo, un’altra al cloroformio, un’altra al tetracloruro e altri 20 gusti.
Clicca qui Il Piccolo "Il gusto del gelato? Lo scegliete voi"

Esposto al Commissario: sul Tav Terzo Valico intervenga l'Unione Europea.

A Voltaggio Alta Val Lemme nell’ex cava Cementir 1,3 milioni di metri cubi di rifiuti di scavo vicino al torrente Lemme, all’interno del Sito di importanza comunitaria. Clicca qui.

Settimana Mondiale del Glaucoma.

Una malattia oculare subdola, che quando non diagnosticata e trattata in tempo, rappresenta la seconda causa di cecità, con un impatto drammatico soprattutto sulle donne
(continua...)

La comunità internazionale tradisce i bambini della Siria.

Dopo tre anni di guerra il collasso del sistema sanitario sta mettendo a rischio soprattutto i bambini. La comunità internazionale non risponde
(continua...)

La decisione del governo e del parlamento di rifinanziare la guerra è un crimine

Un crimine contro l’umanità e contro il nostro stesso Paese. Clicca qui.

La maggioranza della Cgil vota No Tav.

Ma a Torino e non ad Alessandria. Il segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono: “E’ un risultato straordinario, segno di un nuovo orientamento rispetto al passato di cui tutti dovranno tenere conto, anche in vista delle prossime elezioni regionali.”
 

<"Solo le città abitate da nani, zoppi e handicappati hanno le scale mobili. Se le devono mettere nel culo”».

Che Vittorio Sgarbi fosse uno schifoso, lo sapevamo senza leggere questa affermazione.
(continua...)

La nostra presenza nei processi per affermare la giustizia alle vittime e la prevenzione dentro e fuori i luoghi di lavoro.

Tirreno Power di Vado Ligure, sequestro degli impianti: una prima misura da consolidare ed estendere. Stato dell’arte di processi penali ai quali partecipiamo che riguardano la salute e la sicurezza sul lavoroAmianto: quale giustizia per le vittime e per gli ex esposti.
Clicca qui.

Mai più “pesi”, sempre più Persone.

Campagna della FISH, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, per il progetto che punta a far crescere la cultura sulla disabilità e a raccogliere risorse (continua...)

La felicità di un genitore passa attraverso quella dei figli...

... ma il benessere di un figlio con sindrome di Down dipende anche dall’inclusione nella società e dalla possibilità di esercitare i propri diritti (continua...)

Un governo giusto ed equo non si accanisce sui più deboli.

Una campagna di accanimento contro i disabili emerge dal piano per la spending review
(continua...)

Sabato 5 Aprile marcia popolare ad Arquata Scrivia.

 
http://www.notavterzovalico.info/2014/03/05/sabato-5-aprile-marcia-popolare-ad-arquata-scrivia/

Giornata mondiale sulla Sindrome di Down.

Centrata quest’anno sul tema dell’accesso alle cure sanitarie: vari eventi , a partire da quello di Bruxelles - con tanto di flash-mob e di incontro al Parlamento Europeo (continua...)

giovedì 20 marzo 2014

Ausimont e Solvay rei confessi.

Tramite i rispettivi consulenti, Solvay sta meticolosamente dimostrando le responsabilità penali di Ausimont, che sapeva tutto e nascondeva, e Ausimont sta meticolosamente dimostrando quelle di Solvay, che sapeva tutto e nascondeva. Senza soluzione di continuità. Ausimont e Solvay non negano il disastro ecologico, è indiscutibile l’inquinamento, si accapigliano solo sul quanto, quanto ha inquinato una e quanto l’altra, io di meno tu di più… Confermano insomma appieno i capi di imputazione: avvelenamento doloso delle acque e dolosa omessa bonifica. Insomma confessano il reato, sono rei confessi. Clicca qui, anche per continuare a leggere le gesta del triorchite, dell’homo ridens e di Lucy.

Clicca qui Alessandrianews "Il cromo esavalente creato ex novo da trasformazioni chimiche"
Clicca qui La Stampa "Il cromo 6 peggiorato da perdite della Solvay"
Clicca qui Pennatagliente
Clicca qui Il Piccolo "Si sonnecchia sopra i veleni"

martedì 18 marzo 2014

Stravince Angelo Riccoboni! Battuti in finale Giancarlo Sardi e Lorenzo Robbiano.


Premio Attila Alessandria 2013
Ad imperitura memoria dei nostri figli peggiori
L’imprenditore ha avuto la meglio sui sindaci concorrenti. Pur di vincere, si è con testardaggine impegnato a sfregiare irrimediabilmente l’immagine della “Riccoboni Holding” che si definiva “azienda che da 50 anni non solo ha a cuore la salvaguardia del territorio e dell’ambiente ma addirittura è a protezione dell’ambiente”.

Clicca qui per leggere la pergamena dedicata al grande vincitore.

Clicca qui Agora magazine "Stravince Riccoboni al Premio Attila 2013"
Clicca qui "Ad Angelo Riccoboni il Premio Attila 2013"

domenica 16 marzo 2014

Sabato 22 marzo 2014 Giornata mondiale dell'acqua.

Non è una giornata neutra: perché l'acqua è un bene comune, vitale ed essenziale per tutto l'ecosistema; è dunque un diritto che deve essere garantito escludendo su di essa ogni tipo di speculazione. Clicca qui per continuare a leggere.

giovedì 13 marzo 2014

Ausimont: “E’ tutta colpa di Solvay. L’inquinamento non è pregresso, parte dal 2002 quando è cambiata la gestione”.

 
L’avvocato Santa Maria, colpito da orchiepididimite acuta bilaterale destra, soccorso da Trefiletti e Colombo.
 
Dice Ausimont: l’inquinamento attuale non è colpa dell’eredità del passato bensì delle attività di Solvay, infatti è stato proprio dopo il 2002 che c’è stato un generalizzato notevole peggioramento ambientale, con picchi di concentrazione in crescendo, l’alto piezometrico e le fisiologiche perdite fognarie in falda si sono fatte più gravi perché Solvay ha scaricato veleni sopra i veleni ormai azzerati o silenti da vent’anni, è Solvay che ha fatto uscire i veleni fuori dallo stabilimento, la cosiddetta barriera idraulica non ha migliorato la situazione. Clicca qui per continuare a leggere


Legge e campagne per la strategia rifiuti zero.

ASSEMBLEA NAZIONALE a Napoli il 15 marzo.
Clicca qui il programma.

La ragione essenziale per cui non è mai stato realizzato l'Osservatorio ambientale della Fraschetta.

Detto brutalmente: hanno il coraggio di firmarla anche i dipendenti Michelin e Solvay la petizione contro la discarica Guarasca a Spinetta Marengo tra il pozzo pubblico Molinetto e i pozzi privati Solvay. Questa sarebbe nella Fraschetta solo una goccia di inquinamento in più, eppure rappresenta la classica goccia che fa traboccare il vaso gigantesco della intolleranza popolare. Clicca qui per continuare a leggere.

Clicca qui Il Piccolo "Fraschetta inquinata. Peggio di Taranto"
Clicca qui La Stampa "5Stelle per l'Osservatorio"
Clicca qui Pennatagliente
Clicca qui La Stampa "Le paure di Spinetta sulla discarica. E la conferenza dei servizi è slittata"
Clicca qui La Stampa Lino Balza "Vero Osservatorio per vera bonifica"

Perché una discarica a Spinetta proprio sulla falda destinata a dissetare Alessandria?

Alessandria, giovedì 13 marzo, alle 21, incontro pubblico presso la Casa di Quartiere di via Verona 116. Clicca qui.

Clicca qui Il Piccolo on line "Perchè la discarica?"
Clicca qui Alessandrianews
Clicca qui Corriereal 
Clicca qui La Stampa "Le paure di Spinetta sulla discarica. E la conferenza dei servizi è slittata"
Clicca qui La Stampa Lino Balza "Vero Osservatorio per vera bonifica"
Clicca qui "A Cassine partecipata assemblea"

sabato 8 marzo 2014

La strega Grimilde Ausimont avrebbe venduto a Biancaneve Solvay la succosa mela nascondendo che era avvelenata.

Solvay fa la gnorri per non pagare il dazio e litiga con Ausimont, come i ladri di Pisa. I due non si ritrovano in Piazza dei Miracoli come quelli che litigavano di giorno per andare a rubare insieme di notte, bensì nell’aula della Corte di Assise di Alessandria. Il finto scontro ha lo scopo di prolungare il processo verso la prescrizione ed evitare a Solvay i costi dei risarcimenti e della bonifica. Così l’ingenua Solvay accusa la perfida Ausimont di averla truffata avendole nascosto che lo stabilimento in vendita era avvelenato. Come la strega cattiva con Biancaneve. Per provarlo Solvay fa sfilare in aula i sette nani. Clicca qui.

Clicca qui La Stampa "Solvay: cromo non cancerogeno"
Clicca qui La Stampa "Al processo sono scintille tra Ausimont e Solvay"
Clicca qui Il Piccolo "Lo scontro sul cromo"
Clicca qui Lino Balza La Stampa "Sono veleni tossici quelle 21 sostanze"
Clicca qui Pennatagliente "Basta andare su internet per conoscere l'avvelenamento dello stabilimento Solvay"
Clicca qui Alessandrianews "Ausimont contro Solvay: truffa contrattuale?"

Assemblea pubblica a Cassine per l'ultimo progetto della Riccoboni.

250.000 tonnellate all'anno di rifiuti, anche tossici, 20.000 tonnellate di fanghi da ripulire con 15.000 metri cubi d'acqua all'anno. Clicca qui.

Il tragico impatto della mortalità neonatale nel mondo.

3 milioni di bimbi muoiono entro i primi 28 giorni di vita (continua...)

Vivere e sopravvivere.

Se l’Italia è determinata a tutelare la vita dei malati terminali, ebbene, questa dev’essere davvero vita e non sopravvivenza, con la garanzia di leggi e risorse destinate alla non autosufficienza e alla cura domiciliare. (continua...)

Opporsi alla guerra.

Alfonso Navarra completa (in rosso) un testo appassionato di Peppe Sini. Clicca qui.

La cecità spiegata ai vedenti.

Una sorta di “sussidiario”, un galateo a uso e consumo dei vedenti, perché vivano, lavorino, si rapportino con i ciechi senza ansie , paure e confinamenti. (continua...)

Otto Weidt, una persona con disabilità tra i Giusti.

Un documentario sul piccolo imprenditore quasi del tutto cieco, che durante la seconda guerra mondiale attuò una serie di strategie per garantire la sopravvivenza degli operai ebrei della sua fabbrica di spazzole. (continua...)

Amianto: quale giustizia per le vittime e gli esposti.

Convegno del 13 marzo presso il Senato della Repubblica- Roma: Sala Santa Maria in Aquiro – piazza Capranica, 72 dalle ore 10, 30 . Clicca qui il corposo programma. Fra i relatori: Laura Mara, Stefano Palmisano, Luigi Mara, Maria Chiara Rodeghiero, Mario Murgia, Paolo Nardin, Fulvio Aurora, di Medicina democratica.

Tre minime meditazioni per l'8 marzo, giornata internazionale di lotta per la liberazione delle donne.

L'8 marzo non è il piccolo carnevale che per un giorno all'anno rovescia i rapporti di forza del mondo capovolto. Clicca qui

venerdì 7 marzo 2014

L'ultima parola alla Provincia per il biodigestore di Valenza.

La società Bio – Val intende costruire in strada Oche di Valenza un impianto di digestione anaerobica dei rifiuti solidi urbani (20 mila tonnellate) e di fanghi di depurazione (9 mila tonnellate) per produrre biogas.

Sotto processo la Cementir di Arquata Scrivia.

Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) nelle verdure. Provenienza dall’utilizzo del pet coke (scarto dl petrolio) come combustibile nel cementificio, senza impianti di abbattimento.

Per l'Italcementi si tratterebbe di "una azione virtuosa dal punto di vista ambientale, sempre meglio di una discarica"

Il progetto dell’azienda prevede l’utilizzo nel cementificio di Novi Ligure (San Bovo) delle ceneri provenienti da imprecisate centrali a carbone e sospette di essere cancerogene, tossiche e mutagene.

Assemblea pubblica a Molino dei Torti contro la mega discarica di 300.000 metri cubi.

Venerdì 7 marzo alle ore 21 nella sala Soms di via Einaudi 11, organizzato dal Comitato spontaneo antidiscarica in località Cinquini.

L'Osservatorio ambientale elaborato per Alessandria vedrà la luce a Tortona?

Carmelo Ciniglio, di Medicina democratica, sarà chiamato dal candidato sindaco del PD a dirigere il programma ambientale che prevede l’Osservatorio quale strumento di democrazia diretta e partecipata.
Si tratta di un esperimento assolutamente innovativo nel territorio nazionale, sulla base di una elaborazione ambientalista che da trent’anni attende inutilmente di essere realizzata nella Fraschetta e che avrebbe evitato la catastrofe ecologica di Spinetta Marengo.

Il Comitato Notav ricorda che la cava era inizialmente prevista per accogliere i rifiuti del Terzo Valico.

Nell’ex cava di cascina Aliprandina, a Tortona, terre e rocce utilizzate come riempimento sono inquinate di idrocarburi (benzoapirene, benzobfluoruroantene) cancerogeni.

giovedì 6 marzo 2014

Attila sì Attila no

Mentre è in corso il ballottaggio tra Riccoboni, Sardi e Robbiano (clicca qui) (voto entro il 15 marzo 2014 tramite email alessandriamd@gmail.com, al telefono 3470182679 oppure sulla nostra pagina face book https://www.facebook.com/MedicinaDemocraticaAlessandria), si sta sviluppando anche un serrato dibattito se cambiare nome al Premio Attila (clicca qui).
Clicca qui un aggiornamento di Gian Domenico Zucca sulla figura storica di Attila